Cookie Consent by Free Privacy Policy website Teocchi, dalla danza ai trionfi con la Bianchi
novembre 12, 2016 - Bianchi

Teocchi, dalla danza ai trionfi con la Bianchi

L’inizio difficile, poi i consigli di Ferrero e Ghirotto, le Olimpiadi giovanili e ora il titolo europeo di ciclocross
Bianchi + Team MTB + Product
Dall'oro di Pontchateau in poi, non c’è requie per #chiarateocchi. Proprio non ce l'ha fatta l’atleta del Team #bianchi Countervail, fresca campionessa europea Under 23 di ciclocross su #bianchi Zolder disc, a resistere alla tentazione e a mettere da parte pioggia, vento e fango per un fine settimana. "Ho approfittato del week-end libero per allenarmi e prepararmi per i prossimi impegni. Questa maglia è meravigliosa ma pesante: dovrò essere sempre al cento per cento", racconta Chiara. Vent’anni, bergamasca, Teocchi gareggia da sette stagioni con il Team #bianchi MTB e sabato 29 ottobre ha impreziosito il suo palmares - già ricco di titoli italiani di ciclocross e cross country (l’ultimo da U23 quest’anno) e successi internazionali come quello alle Olimpiadi giovanili di Nanchino – con la medaglia d’oro agli Europei, davanti alla francese Hélène Clauzel.

L'ORO DI PONTCHATEAU
La vittoria agli Europei è maturata già nei giorni precedenti: "Come spesso mi accade, ho provato più volte il percorso - ricorda Chiara - e studiato i pochi passaggi dove si poteva fare la differenza. Mi sono concentrata totalmente sulla corsa. Durante il riscaldamento le gambe giravano come avrei voluto e la testa era pronta: stavo bene". Una condizione necessaria, ma spesso non sufficiente: "Ci sono sempre le avversarie. E non le avevo ancora affrontate, quest'anno. Perciò, la tattica è stata: parti forte, aumenta il ritmo a metà gara e poi eventualmente dai tutto nella volata".
Pesante, eppur leggera: a Teocchi è bastato poco per conoscere le sensazioni della maglia di campionessa europea. "Vincere e soprattutto indossare questa maglia ha i suoi pro ma anche i suoi contro. Hai gli occhi puntati su di te, un po' di responsabilità in più. Però indossare la maglia di campionessa europea ti fa credere di più in te stessa e avere maggiore consapevolezza di quanto vali". La prima volta al Gp Guerciotti di Milano: "Un piacere correre con la maglia conquistata a Pontchateau. Il terzo posto non è stato un cattivo risultato, considerata l'emozione e i festeggiamenti dei giorni precedenti, per quanto misurati", prosegue la numero uno d'Europa Under 23.

DALLA DANZA ALLA BICICLETTA
E pensare che da bambina Chiara era una promettente ballerina: "Fino all'età di sette anni ho frequentato danza classica, qualcuno diceva che avrei potuto fare carriera. E fino a otto anni avevo ancora le rotelle alla #bici. Poi ho iniziato a frequentare la scuola di MTB di mio padre, ma all'inizio arrivavo sempre ultima fra le ultime: aspettavano me per chiudere le manifestazioni. Per imparare a cambiare marcia ci ho messo tre mesi. Ma poi...".
Arrivata la prima vittoria, Chiara ci ha preso gusto e non si è fermata più: "Quando vedi che i sacrifici trovano il giusto premio, la passione cresce sempre di più". La vittoria più bella? "Ce ne sono tante. Quella alle Olimpiadi giovanili di Nanchino è la più sudata, perché ho dovuto maturare in breve tempo anche in discipline meno conosciute, come il Bmx. Però è chiaro che l'oro agli Europei 2016 è il titolo più importante".

IL MAESTRO GIMONDI E LA LEGGENDA BIANCHI
Fra i consigli più preziosi per Chiara, ci sono quelli del presidente Felice Gimondi, un autentico maestro per lei: "Mi ha telefonato dopo gli Europei, contentissimo, chiedendomi: 'Ma è vero o no che hai vinto?'. E si è complimentato. Mi emoziona molto ascoltare i racconti delle sue imprese dalla sua voce. Il consiglio che ho fatto più mio? Testa bassa e menare”.
Teocchi utilizza i modelli Methanol per le gare di cross country e la Zolder disc nel ciclocross. “Per una ciclista bergamasca, correre con una #bianchi è il massimo che si possa desiderare. #bianchi è la storia del ciclismo, ma non solo: far parte del Team #bianchi MTB vuol dire avere a disposizione materiali e tecnologie all'avanguardia e ottime #bici studiate per ogni tipo di esigenza, come la nuova Methanol CV con la tecnologia Countervail”.
Chiara Teocchi ha iniziato a gareggiare nel Team #bianchi MTB a dodici anni. A raffinare ed esaltare il suo talento è stato Andrea Ferrero, team manager della squadra giovanile: "E' stato un secondo papà. Mi ha aiutato nei momenti difficili, non smettendo mai di credere in me. Prima delle Olimpiadi giovanili è stato fondamentale: l'oro e l'argento di Nanchino sono in gran parte merito suo". Entrando nella squadra Under 23, Chiara ha trovato Massimo Ghirotto: "Un grande professionista, con il quale mi sono trovata subito a mio agio. Ma non parliamo solo di corse e allenamenti: anche con lui c'è un solido rapporto umano".

SAGAN E I SOGNI IRIDATI
Oltre agli insegnamenti di Gimondi, Ghirotto e Ferrero, Teocchi si ispira anche a un campione ancora in attività: Peter Sagan: "Mi piacerebbe avere il suo carattere. E' un atleta di grande valore e una persona solare". Come lui, anche Marco Aurelio Fontana: "Ci vediamo spesso in nazionale, è un professionista serio e al contempo una persona allegra e spensierata".
Iniziata con un titolo europeo e due podi in Italia, la stagione 2016-2017 del ciclocross è ancora lunga. Chiara lo sa ed è molto convinta dei suoi obiettivi: "In Coppa del Mondo correrò con le Elite, sarà un'ulteriore esperienza di crescita, utile per studiare le avversarie che ritroverò al Mondiale, l'appuntamento più importante della stagione". E fra dieci anni, dove si vede Chiara? "Ancora in sella alla mia #bici, ancora in prima linea, vivendo esperienze all'estero".