Cookie Consent by Free Privacy Policy website E' scomparso Giacomo Mauri: una vita nel Reparto Corse
giugno 19, 2017 - Bianchi

E' scomparso Giacomo Mauri: una vita nel Reparto Corse

Pioniere della biomeccanica, Mauri aveva lasciato l’azienda nel 2015 dopo 57 anni, iniziati nell’antica sede di Milano e proseguiti a Treviglio, mettendo in sella campioni come Gimondi, Bugno e PantaniBianchi dice addio ad uno dei membri storici della sua Famiglia, uno dei volti in cui il Reparto Corse celeste si è identificato per oltre mezzo secolo. #giacomomauri, meccanico e biomeccanico di casa #bianchi fino al 2015, si è spento ieri all’età di 76 anni, dopo una lunga malattia.
 
Nato il 25 Marzo del 1941, Mauri entra per la prima volta in #bianchi nel 1958, a 17 anni non ancora compiuti, quando la sede dell’azienda si trovava ancora nell’antico stabilimento di Milano. Negli anni, rubando con gli occhi da maestri come “Pinella” De Grandi e Luigi Gilardi, apprende i segreti del mestiere, vivendo a contatto con atleti della statura di Felice Gimondi.
 
Con il progredire della sua carriera, Mauri si avvicina sempre di più al mondo delle competizioni, divenendo nel 1985 responsabile di produzione del Reparto Corse #bianchi, mentre dopo la pensione, arrivata nel 1995, continua a collaborare con l’azienda di Treviglio come consulente specializzato nel posizionamento in #bici, vero e proprio pioniere dell’odierna biomeccanica. Fu Mauri a curare la posizione di atleti come Felice Gimondi, Moreno Argentin, Gianni Bugno, Marco Pantani, Jan Ullrich, e tanti altri, professionisti e non, che ne ricordano – oltre all’indiscussa capacità – anche il garbo e la cortesia che l’hanno sempre caratterizzato.
 
L’addio all’azienda arriva nel Settembre 2015, dopo 57 anni nell’orbita Celeste, salutato da uno speciale momento di celebrazione nello stabilimento che per decenni ha chiamato casa. Ieri, infine, l’ultimo passo verso un nuovo e diverso Celeste.
 
L’intera Famiglia #bianchi e tutti i suoi membri esprimono il più sincero cordoglio alla moglie Severina, alle figlie Nicoletta e Roberta, e a tutti coloro che a Giacomo hanno voluto bene. Una persona che ha segnato una lunga epoca della storia di #bianchi, e che per questo – e non solo – rimarrà sempre nella memoria di questa azienda.