Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tre modi di vivere la neve dell’Alto Adige
dicembre 15, 2020 - Sudtirol

Tre modi di vivere la neve dell’Alto Adige

Escursioni con le #racchettedaneve, lente passeggiate e #sci di fondo per scoprire valli poco note e godersi la stagione invernale

Bolzano, 15 dicembre 2020 – Alla scoperta di valli poco conosciute e di tesori inesplorati. È così che l’Alto Adige ama raccontare il suo inverno, una stagione che in questo territorio si contraddistingue da sempre per la sua ricca offerta e la varietà di esperienze da vivere. Fare un’escursione con le #racchettedaneve, calzare le scarpe adatte e fare lunghe passeggiate, o ancora, indossare la tuta leggera e scegliere di praticare #scidifondo, può rivelarsi una scelta sorprendente, che permette di scoprire alcune delle zone altoatesine poco battute e naturalmente isolate, senza la necessità di utilizzare gli impianti. Il tutto all’insegna della sostenibilità che da sempre è uno dei valori che contraddistinguono il territorio e le sue persone. Non è un caso che proprio quest’anno lo chef altoatesino e tristellato Norbert Niederkofler si sia aggiudicato, già alla sua prima edizione, la stella verde: una nuova categoria della Guida Michelin dedicata proprio al tema della sostenibilità.

Racchette da neve
Perfette per addentrarsi in paesaggi ricoperti di neve fresca, le #racchettedaneve sono lo strumento ideale per percorrere agilmente lunghi tratti e per andare, durante la stagione invernale, alla scoperta di alcune di quelle zone altoatesine ancora poco frequentate. Lunga circa 20 km, la Val Casies vanta antichissime origini e tantissimi giorni di sole. Situata parallelamente alla Valle Aurina, tra le Vedrette di Ries-Aurina e le Alpi Pusteresi, custodisce con cura le sue usanze che qui sono fortemente legate alle tradizioni agricole del luogo: non a caso sono numerose le baite e i masi che popolano questa soleggiata valle. Passione per la vita contadina qui fa rima con paesaggio autentico e selvaggio, ideale per praticare passeggiate ed #escursioni con #racchettedaneve. Tra i percorsi da non perdere, l’itinerario di circa 10 km che parte da fondovalle a S. Maddalena e arriva fino alla Forcella di Ciarnil, a 2.349 metri. Di facile percorrenza, l’itinerario si sviluppa lungo un antico tratto verso la Valle di Tscharniet e permette di ammirare da un lato la pista naturale di slittino, e dall’altro un magnifico paesaggio invernale. Lungo il percorso, non manca un passaggio attraverso un antico bosco di larici e l’incontro con alcune baite alpine.

Tra le più silenziose e incontaminate di tutto l’arco alpino, la Vallelunga sorge poco sopra le Alpi Venostane e si distingue per il suo carattere di stampo contadino, fatto di piccoli insediamenti e masi solitari. Questa valle, dove la #natura è la protagonista incontrastata, vanta percorsi e sentieri che ben si prestano a #escursioni con le #racchettedaneve: un’attività invernale ideale per immergersi nell’atmosfera contadina della Vallelunga. Consigliata l’escursione sul Rifugio Maseben che offre la possibilità di trascorrere qualche ora a contatto con la #natura. Per circa 4 km, appassionati di questa disciplina e amanti dell’aria contatto con la #natura. Per circa 4 km, appassionati di questa disciplina e amanti dell’aria aperta possono percorrere tratti faciaperta possono percorrere tratti facili lungo la vecchia pista da #sci e in parte sulla strada li lungo la vecchia pista da #sci e in parte sulla strada forestale, raggiungendo agilmente il rifugio Maseben. Lungo l’itinerario il panorama è forestale, raggiungendo agilmente il rifugio Maseben. Lungo l’itinerario il panorama è unico: è possibile ammirare boschi innevati e i maestosi Tremila delle Alpi Venoste che si unico: è possibile ammirare boschi innevati e i maestosi Tremila delle Alpi Venoste che si stagliano in lontananstagliano in lontananza. 

Tra i più grandi alpeggi di tutta Europa, l’Alpe di Villandro, con i suoi quasi 20 km di estensione e i suoi paesaggi innevati che si sviluppano tra i 1.700 e i 2.500 metri di altitudine, è il luogo ideale dove trascorrere piacevoli giornate immersi nel panorama invernale. Per ammirarla in tutto il suo splendore, sono particolarmente consigliate ammirarla in tutto il suo splendore,  le #escursioni i con racchette  da neve come quella che, sopra la Valle Isarco, si raggiunge salendo da Chiusa verso l’Alpe e il maso Gasserhof.  Da qui l’ itinerario lungo più di 11 km che per 4 ore e 30 circa passa attraverso alcuni degli angoli naturali più belli di questa zona dell’Alto Adige, tra specchi d’acqua ghiacciati, la pista da fondo e, sul finire, la chiesetta al Morto/ kirchlein. Un percorso che regala un panorama incredibile di tutta la Valle Isarco.

Escursioni
La varietà paesaggistica dell’Alto Adige è una caratteristica unica che escursionisti esperti e semplici amanti di lunghe passeggiate vanno ricercando quando è il momento di mettersi in marcia e andare alla scoperta di luoghi poc o noti. Basta dotarsi dell’attrezzatura consigliata e dell’abbigliamento più adatto a percorsi innevati, per attraversare addentrandosi tra magnifiche distese pianeggianti e fitta vegetazione i numerosi itinerari per diversi livelli di preparazione.

Tra le valli più caratteristiche di tutto l’Alto Adige, la Val Passiria è una meta ideale per la stagione invernale, grazie ai suoi grandi spazi e alla sua vegetazione tipicamente alpina. La Val Passiria è unica e magnifica, perfetta se si è alla ricerca di percorsi ancora poco battuti. Da non perdere, l’escursione del sentiero del sole è un evidente omaggio a questa valle che vanta più di 300 giorni di sole all’anno: dal tratto circolare e lungo circa 1 ora e 45 minuti, il percorso passa attraverso boschi e pendii e offre scorci imperdibili.

Da Colle Isarco, in prossimità del confine con l’Austria, si estende una tra le più belle valli dell’Alto Adige: la Val di Fleres . Scenario perfetto per lunghe passeggiate e attività invernali a contatto con la #natura, questa valle si caratterizza per la sua incredibile varietà che spazia da una grande distesa pianeggiante fino al Massiccio del Tribulaun . Tra le esperienze da provare, l’escursione circolare che parte da Piazza Ibsen , a Colle Isarco ideale per chi desidera conciliare la scoperta di posti poco noti e l’attività all’aria aperta. Lungo circa 11 km, il percorso circolare passa attrav erso la ciclabile fino alla partenza degli impianti di Ladurn s e permette di proseguire lungo la passeggiata della riva del rio di Fleres nel fondovalle per poi tornare a l punto di partenza.

Nella zona del Plan de Corones è ancora possibile toccare con mano e vivere da vicino gli usi e i costumi della cultura ladina. San Vigilio di Marebbe e San Martino in Badia risentono infatti fortemente dell’influenza di queste antichissime tradizioni e sono i luoghi perfetti sia per gustare le tipicità ladine sia per isolarsi e godere della #natura più selvaggia. Incorniciati dalle Dolomiti da un lato e dal Plan de Corones dall’altro, San Vigilio di Marebbe e San Martin o in Badia vantano una ricca offerta di #escursioni e passeggiate invernali. Un consiglio? L’escursione che parte da Lungiarü e raggiunge la malga di Medalges permette di visitare uno dei pochi centri abitati che ha mantenuto intatto nel tempo il suo originario aspetto rurale. Noto come il paese dell’alpinista, il piccolo e caratteristico borgo di Lungiarü è, infatti, il punto di partenza per un itinerario suggestivo, che mixa paesaggi innevati e la scoperta di antiche tradizioni per arrivare, nel giro di 3 ore, fino alla malga di Medalges.

Sci di fondo
Sono quasi 2.000 i chilometri delle piste da #scidifondo che attraversano l’Alto Adige e che si prestano per andare alla scoperta di luoghi poco battuti e spesso ancora da scoprire del territorio.
Gli appassionati di questo #sport e chi vuole provare a mettersi alla prova praticando la lentezza, può ad esempio recarsi nella magnifica Valle Aurina un vero paradiso durante la stagione invernale Attraverso distese pianeggianti e boschi, le quattro piste da #scidifondo - che fanno parte del più grande carosello di questa discip lina in Europa, il Dolomiti Nordiski - si estendono dai 3 ai 15 km e si distinguono per i diversi livelli di difficoltà: sia i principianti che i più esperti possono infatti raggiungere il villaggio di Riva di Tures, da cui partono le piste, e scegliere in base alla loro preparazione quella più adatta. La pista Selva dei Molini Lappago, lunga 16 km, è ad esempio consigliata a chi pratica questa disciplina già da qualche anno, mentre la pista del paese Rio Bianco a 1 300 metri è adatta a tutti, anche alle fa miglie con bambini.

Anche la Val d’Ultimo è sicuramente tra i luoghi ricchi di fascino che si presta per praticare #scidifondo e contemporaneamente trascorrere giornate a stretto conta tto con la #natura. Dal paese di S. Pancrazio a est fino a quelli di S. ta Valburga, S. Nicolò e S. ta Geltrude all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, questa valle è un piccolo tesoro nascosto che può essere facilmente apprezzato attraverso la disciplina dello #scidifondo. È qui infatti che si estende la lunghissima pista panoramica da 25 km , attrezzata anche per lo skating. Caratterizzata da diversi dislivelli e adatta sia a principianti che appassionati di questo #sport, la pista attrave rsa prati e boschi dove sorgono masi rurali in cui scoprire le tradizioni del territorio.

Tra la Valle Isarco e la Val d’Adige, la Val Sarentino si estende in tutt a la sua incontaminata bellezza a pochi chilometri dal capoluogo altoatesino. Caratterizzata da un paesaggio vario, fatto di boschi di conifere, laghi, grandi e piccoli paesi e cime innevate, la Val Sarentino la si può ammirare nel suo insieme grazie alla pista da #scidifondo di Val di Plennes, che, con i suoi 19 km di estensione, passa tra Rio Bianco, Pennes e Asten, offrendo una vista incredibile sulle vette sarentine.