Cookie Consent by Free Privacy Policy website ALÉ Space Jet: ecco il body del Team World Tour Bahrain Victorious per le cronometro
luglio 06, 2021 - Alè Cycling

ALÉ Space Jet: ecco il body del Team World Tour Bahrain Victorious per le cronometro

Un capo unico, realizzato specificamente per le prove contro il tempo, con soluzioni tessili altamente aerodinamiche, in particolare su maniche, spalle e fianchi.

La continua ricerca Alé nell’ambito dei tagli, dei tessuti e delle soluzioni più ergonomiche ed aerodinamiche da fornire ai molti team professionisti che scelgono i brand, ha prodotto un nuovo eccezionale risultato: il body Space Jet.

Si tratta di un prodotto unico, studiato da Alé specificamente per le gare contro il tempo ed oggi in dotazione, al Tour de France, al team World Tour Bahrain Victorious.

Space Jet è un body a manica lunga, progettato e testato in galleria del vento con l’obbiettivo di produrre un risparmio di decimi di secondo e migliorare le performance degli atleti.

È realizzato con tre diversi materiali, intelligentemente posizionati per ottimizzarne le diverse funzioni.

Corpino e parti stampate sono in tessuto tecnico “Four Way Stretch” di Alè che offre grande elasticità multidirezionale. Attraverso l'azione di compressione esercitata dalle sue fibre, estremamente compatte, il tessuto contribuisce a ritardare l'affaticamento muscolare, prevenendo i
piccoli shock causati ai muscoli della gamba sia dal fondo strada sia dagli scatti atletici. Un ottimo aiuto nel recuperare i piccoli strappi, con una minor dispersione d’energia.

Il cavallo del pantalone, l’area principalmente interessata dallo sfregamento costante con la sella, è invece interamente realizzato in
“Zaffiro”, la Lycra Power più conosciuta, testata e rinomata nel mondo del #ciclismo. La scelta è ben ponderata: garantire un'eccellente resistenza e durevolezza nel tempo, ma anche assicurare confort e soprattutto, un grip sicuro e affidabile in sella.

Infine, su maniche, spalle e fianchi c’è il rivoluzionario “Space Jet” che dà il nome al capo. Si tratta di un tessuto a navetta, bielastico, caratterizzato da un'inconfondibile struttura tridimensionale, posizionato proprio nei punti di delaminazione del flusso d'aria.

La sua superficie ruvida, con diverse altezze e intrecci, risulta vincente nella corretta ed efficace gestione del “drag”: creando turbolenze nel flusso d'aria ne ritarda conseguentemente il punto di delaminazione. Il flusso d'aria spezzato si mantiene così per più tempo attorno al corpo riducendo l'effetto vortice alle spalle del ciclista, il vero responsabile dell'attrito da frizione.