Cookie Consent by Free Privacy Policy website La e-FIV: per la vela virtuale obiettivi concreti
novembre 09, 2021 - Federazione Italiana Vela

La e-FIV: per la vela virtuale obiettivi concreti

Gli e-sport sono il futuro, anzi il presente e forse il passato prossimo in alcuni casi. La tecnologia va veloce e stare al passo non è cosa semplice.

Gli e-sport si sono fatti strada, hanno preso campo e con la pandemia hanno conquistato fette sempre più consistenti di appassionati. Questo il passato prossimo, inoppugnabile. Ma quello che per molti poteva essere un fuoco di paglia per la #vela è rimasto, si è cementato, ha creato community (e non comunità!). Non possiamo esimerci da utilizzare una terminologia specifica per descrivere un movimento che nasce, vive, si sviluppa e trae giorno dopo giorno, nuova linfa dal web e dai suoi derivati: lì si parla inglese, of course.

In questo FIV si è fatta trovare subito pronta. L’intuizione del presidente Ettorre tre anni fa è stata quella giusta: iscrivere la Federazione presso World Sailing tra quelle che avrebbero attivato un loro Campionato Nazionale e avrebbero avuto una propria classifica per Nazioni. Da quel momento è stato un crescendo esponenziale che ha portato FIV a diventare e-FIV per gli appassionati di Virtual Regatta. Un passaggio non banale che porta come conseguenza strutturale anche il riconoscimento nell’organigramma di un Consigliere di riferimento specifico per il settore: Ivan Branciamore con cui faremo il punto sulla #vela virtuale.

La scusa, si fa per dire, sono i Campionati Italiani che si sono appena conclusi e che hanno visto primeggiare per il secondo anno consecutivo Rocco Guerra (LNI Manfredonia nick: MCES Rock), secondo Valerio Mereghini (Yacht Club Capri nick: REVO Vallio86), terzo Antonio D’Angelo (CN Posillipo nick: REVO Moro di Napoli). Il link dello streaming è qui di seguito (Link): anche quest’anno la FIV lo ha trasmesso in diretta sulle sue piattaforme social.

“Il primo pensiero va ai partecipanti al Campionato Italiano: un trofeo che a detta di tutti si è dimostrato duro e selettivo. Questo significa che è stato organizzato con cura e ha permesso ai migliori di mettere in campo tutta la propria abilità. Complimenti in particolar modo ai dieci finalisti e agli atleti saliti sul podio virtuale che per FIV ha valore concreto. Il Trofeo Challenge dimostra questa attenzione, per noi questi sono Campionati Italiani a tutti gli effetti.”

Un settore in fermento: “Credo che la Federazione si sia mossa in anticipo rispetto a tante altre, cogliendo l’attimo. Il presidente Ettorre ha compreso quanto potesse essere il valore degli e-sport e ha posto l’accento sulla necessità che la nostra Federazione si dotasse al più presto di una commissione che lo gestisse. Non è stato facile, come per tutte le nuove realtà da sviluppare: doveva essere compreso, studiato, strutturato. Inutile sottolineare come la dinamicità di un progetto di e-sailing abbia una velocità differente rispetto agli sviluppi standard cui è abituata la Federazione. La mossa vincente è stata quella di dare la giusta autonomia esecutiva che potesse rispondere in maniera efficace alle sollecitazioni dei giocatori. Questo assetto mi sembra stia funzionando molto bene.

Un calendario che quest’anno è diventato articolato e ricco di appuntamenti: “Siamo partiti da un assunto molto semplice: dare una struttura e una calendarizzazione tale da accompagnare con costanza gli appassionati durante tutto l’anno. Gli appuntamenti per quanti vogliano giocare devono susseguirsi per creare attesa, mettere in palio nuove sfide, confrontarsi con i migliori in Italia e al mondo.”

Un settore che mette la FIV tra le Federazioni più strutturate per quanto riguarda gli e-sport: Siamo assolutamente tra le prime Federazioni a livello nazionale e di riferimento per altri Paesi. Il nostro ideale era quello di ricreare il più possibile nell’ambiente virtuale quelle che sono le peculiarità dell’attività reale: dotarci di una Normativa, formare i ragazzi e gli istruttori, avvalerci del confronto con gli UdR. Abbiamo attori del calibro di Alfredo Ricci che hanno studiato nei minimi dettagli la piattaforma e hanno reso possibile tutto questo insieme a PLAQ ASD. Mi piace ricordare come la piattaforma virtuale sia anche utile per gli istruttori federali per affrontare lezioni specifiche e dare un approccio più vicino ai giovani su tematiche che prima era possibile affrontare solo in acqua o alla lavagna. Adesso venti, correnti, influenza delle altre imbarcazioni e casi pratici di tecniche di navigazione possono essere analizzati con l’utilizzo di questo mezzo. Ovviamente avvalersi di un videogioco non può, soprattutto per uno #sport come il nostro, riprodurre perfettamente la realtà, perché l’inarrivabile esperienza di poter uscire in barca non ha eguali; certamente i programmi affinati e l’aggiornamento costante del software possono rendere l’esperienza di grande soddisfazione.”

Tanti giocatori che ogni giorno affollano il server di Virtual Regatta: La community italiana – dati alla mano – supera ormai i 600 giocatori reali e costanti e più di 6000 sulla piattaforma di Virtual Regatta. Un risultato che ci pone tra i primi paesi al mondo e dimostra come si sia lavorato bene in questo ultimo periodo. D’altronde il CONI ha le idee chiare su questo argomento: la creazione di una federazione che raggruppi gli e-sports. A tal proposito il presidente Ettorre mi ha comunicato che i lavori della commissione CONI che si occuperà di questo tema si rafforzerà con l’inserimento di Francesco Marrai, mentre Alessandra Sensini fa già parte del comitato promotore degli e-sport istituito sempre dal Comitato Olimpico. Siamo a piena disposizione per illustrare il nostro caso e dare una mano per quanto sia possibile.”

I prossimi appuntamenti per il 2022? “Uno su tutti: organizzare eventi in presenza. Questo chiedono gli appassionati. Di sicuro è bello e comodo potersi affrontare tranquillamente da casa ma spesso sento tanti chiedere di potere tornare a stringersi la mano. Con tanti mi vedo sui campi di #regata, riuscire a organizzare una kermesse e-FIV però rimane un proposito che ci auguriamo di poter realizzare presto. Altro punto più prettamente organizzativo, frutto dell’esperienza di quest’anno, sarà la rimodulazione dell’intero calendario ottimizzando i periodi e gli orari delle competizioni.”

Non resta che provare – per tutti quelli che non lo avessero ancora fatto – a salire su una delle molteplici imbarcazioni (tutte con caratteristiche differenti) e fare una #regata su VR. Non serve un equipaggiamento particolare: basta solo conoscere le nozioni base, prontezza con le dita, un computer o device sul quale scaricare la app e godersi una #regata – magari – comodamente seduti nel salotto di casa, la sera, al calduccio. Al momento la tecnologia non è ancora arrivata a stravolgere il clima e a portare le onde in casa vostra, ma non è detto che un giorno non succederà anche quello!