Cookie Consent by Free Privacy Policy website Mondiali di ciclismo Wollongong 2022 - Bronzo tra le Elite di Silvia Persico. Vince Van Vleuten
settembre 26, 2022 - Federazione Ciclistica Italiana

Mondiali di ciclismo Wollongong 2022 - Bronzo tra le Elite di Silvia Persico. Vince Van Vleuten

Esordio con medaglia per la 25enne bergamasca. Gara controllata dall'Italia grazie a Guazzini e Cecchini.  Longo Borghini 10^. Quarta maglia iridata per la campionessa olandese. Tra le juniores 4° posto di Francesca Pellegrini

Wollongong, 24 settembre 2022 - Terza medaglia per l'Italia a questi campionati del mondo di #ciclismo in #australia. La conquista #silviapersico, al termine di una gara resa dura dalla pioggia e che ha visto trionfare l'olandese Annemiek Van Vleuten che corona una stagione per lei fantastica con i successi di Giro, Tour e Vuelta.

Silvia Persico cede alla belga #lottekopecky nella volata del gruppo inseguitore nel quale è presente anche Elisa Longo Borghini, decima, e la neozelandese #niamhfisherblack, che si aggiudica il titolo mondiale Under 23.

Soddisfazione per la 25enne di Cene, già medaglia di bronzo ai Mondiali di ciclocross lo scorso inverno a Fayetteville. "E' stata una corsa dura - commenta dopo l'arrivo -. Sulle ultime due ascese ho sofferto tanto. Sono riuscita a tenere la ruota delle più immediate inseguitrici e una volta riprese le prime non pensavamo certamente al numero di Annemiek, che ha sofferto tanto quanto la sottoscritta in salita. Io la davo indietro.. invece eccola sbucare all'improvviso. Non avevo le gambe per andarle dietro. Per la volata sapevo che Lotte era l'avversaria più pericolosa. Ho preso la sua ruota, ma non sono riuscita a superarla."

Contenta di questa medaglia? "Sicuramente. Ripaga del lavoro fatto da tutta la squadra. E' stato un gruppo fantastico e la prima cosa che ho detto alle mie compagne una volta tagliato il traguardo è stato che mi dispiaceva di non essere riuscita a fare meglio. Per me si tratta della conclusione di una stagione fino ad oggi molto positiva."

Il CT Paolo Sangalli è soddisfatto: "Su un percorso simile sinceramente non potevamo fare di più di quello che abbiamo fatto. Elisa Cecchini e Vittoria Guazzini sono state abili a tenere la corsa fino a due giri dal termine. Poi era giusto che rendessimo la gara più dura possibile, perché portare in volata la Vos sarebbe stato un suicidio. Silvia è stata brava a resistere nei giri finali, così come Elisa Longo Borghini, che ha provato più volte a lasciare tutte. Quando corri contro un talento come quello dell'olandese, in grado di sfruttare oltre alle sue grandi doti fisiche anche una consolidata esperienza, può accadere quello che è accaduto oggi. Siamo ancora sul podio, credo che questo sia un ottimo risultato".

In effetti il gruppo diretto da Paolo Sangalli ha mostrato, per buona parte della gara, solidità e compattezza. A parte le fughe iniziali, sono proprio le azzurre a tenere insieme la corsa grazie a Vittoria Guazzini, Elena Cecchini e Marta Bastianelli. Quando mancano quattro giri alla conclusione dal box dell'Italia parte l'ordine di forzare ancora il ritmo, per cercare di isolare la Vos. In realtà il primo vero affondo lo lancia la tedesca Lippert, che sulla penultima ascesa scompiglia le carte. Elisa Longo Borghini risponde subito, mentre dietro #silviapersico e Sofia Bertizzolo contengono il distacco e si accodano alle olandesi, apparse sorprese. Proprio la Van Dijk si incarica di riportare sotto la Van Vleuten ed anche la Vos. Al suono della campana sono in testa una ventina di atlete. Al nuovo passaggio su Mount Pleasant, però, si ripete il copione del giro precedente. Attacca la Lippert, a cui rispondono la Longo Borghini, la Niewiadoma e la Moolman Pasiietro. Il distacco è contenuto e quando manca circa 1,5 km avviene il ricongiungimento. La Van Vleuten appare in difficoltà, leggermente staccata, ma non è così. Come si riunisce il gruppo dalle retrovie parte con una progressione impressionante la campionessa olandese. Nessuno ha la forza di inseguirla. Mentre lei viaggia verso il quarto titolo mondiale (2 su strada e 2 a cronometro), la volata delle battute vede la Kopecky avere la meglio sull'azzurra.

Nella top 10 anche Elisa Longo Borghini, che subito dopo l'arrivo dichiara: "La Van Vleuten è stata brava a sorprendere tutte. Quando ci siamo rese conto di cosa stesse accadendo era ormai troppo tardi. Io ho attaccato diverse volte, ma non c'è stato nulla da fare. Sono sinceramente contenta per questa medaglia, che premia il grande lavoro di tutte noi."

Sofia Bertizzolo chiude al 17° posto, a 13" dalle prime. Per lei una gara di grande abnegazione; con la sua azione ha permesso a #silviapersico di tornare sulle prime dopo che si era staccata in salita e, poi, ha recuperato sulla fuga, pericolosa, della svizzera Reusser. Più dietro, Silvia Zanardi, 31^ a 4'57", che si è staccata in occasione della prima accelerazione della Lippert. Nella stessa azione in difficoltà anche Elisa Balsamo, 49^ a 7'39". La campionessa piemontese ha tagliato il traguardo in compagnia di Elena Cecchini (48^). 71^ Marta Bastianelli, a 12'42". Non termina la gara Vittoria Guazzini, autrice di una prova maiuscola nei primi 130 chilometri di corsa.

QUARTO POSTO DI FRANCESCA PELLEGRINI TRA LE JUNIORES - Com'era nelle previsioni Zoe Backstedt ha dominato anche la prova in linea donne juniores collezionando così il suo secondo titolo iridato di questa edizione dei Mondiali. La britannica non lascia il tempo al gruppo di abituarsi al clima e alle strade del piccolo centro australiano, che parte all'attacco. Abbandona la compagnia e si rende autrice di una fuga solitaria di oltre 60 chilometri.

Francesca Pellegrini raccoglie un quarto posto che alla fine la rende felice: "Non avrei mai pensato di ottenere un risultato simile alla partenza di questa trasferta. Sapevamo che Zoe sarebbe stata imprendibile e il ct ci aveva avvertito di controllare anche la francese Rayer e l'olandese Vinke (rispettivamente seconda e terza all'arrivo, ndr), ma io sull'ultima ascesa ero ormai in riserva. Sono riuscita a rientrare e ad organizzare il finale, anche grazie all'aiuto di Elena (Ciabocco, ndr), ma il podio era ormai andato".

Non c'è rammarico nelle parole della 18enne di Bergamo, quest'anno vincitrice del Trofeo Binda per juniores ("quarta agli Europei di Anadia, adesso quarta qui ai Mondiali. Prima o poi riuscirò a salire sul podio con la maglia azzurra!"), così come non ce ne sono da parte del CT Paolo Sangalli: "Sapevamo che sarebbe stata una gara dominata dalla Backstedt. Abbiamo dovuto fare i conti con Federica Venturelli ancora convalescente per la caduta, e con l'indisposizione, questa mattina, di Eleonora Ciabocco. Abbiamo impostato la gara in modo prudente, cercando di contenere gli attacchi per giocarci il podio nelle fasi finali. Penso che abbiamo fatto una buona prova e il quarto posto, contro avversarie così forti, è un ottimo risultato."