Cookie Consent by Free Privacy Policy website Le innovazioni tecnologiche dello sport agonistico al servizio del miglioramento della vita di tutti
settembre 10, 2021 - stati.generali.mondo.lavoro.sport

Le innovazioni tecnologiche dello sport agonistico al servizio del miglioramento della vita di tutti

L’eccellenza italiana della ricerca applicata agli #sport agonistici rimane per fortuna negli atenei e nell’industria del nostro Paese. Le tecnologie e le scoperte che migliorano la prestazione degli atleti al top e consentono quella di atleti paralimpici renderanno meno difficile la vita di persone fragili o con disabilità, avendo una ricaduta positiva sulla vita di tutti noi.

Torino, 9 settembre 2021_Dal CIM 4.0 di Torino, uno dei Competence Center finanziati dal Ministero dello Sviluppo con partner locali per il trasferimento di tecnologie innovative dai gruppi di ricerca alle aziende, gli Stati Generali Mondo Lavoro dello Sport hanno discusso di ricerca e innovazione applicata allo #sport, con la moderazione di Marta Serrano, presidente di #sport Innovation Hub. Ma come è logico pensare, se la punta di diamante della ricerca è dedicata allo #sport a livello agonistico, non è lì che le innovazioni si fermano. Come i progettisti e i meccanici Ferrari sanno che prima o poi le loro migliorie avranno una ricaduta sulle auto da strada, anche gli ingegneri, i tecnici e i ricercatori dell’eccellenza sportiva sanno che i risultati del loro lavoro per migliorare le performance agonistiche consentiranno lo sviluppo di prodotti e tecnologie al servizio di tutti.

Si immagina facilmente l’applicazione di questa eccellenza alla telemedicina di cui si parla tanto, la medicina digitale, che farà largo uso di sensoristica per condividere in tempo reale con il proprio medico, seppur a distanza, i parametri di salute del nostro corpo ed evitare di intasare gli ospedali per necessità non gravi. Basta ascoltare Matteo Beccatelli di Biometrica parlare dei dispositivi di rilevazione dello stato di idratazione corporea in tempo reale e registrarne l’evoluzione nel tempo per il miglioramento delle prestazioni. Oppure ascoltare dei “fisioterapisti digitali” di Paolo Ariano, Co-fondatore di Motion Recognitiona ReMo, tecnologia di supporto ai terapisti riabilitativi che permette, sia ad atleti infortunati che a pazienti che soffrano di disabilità, per esempio post ictus, di seguire a distanza un programma progettato dal terapista con la possibilità di controllarne e correggerne l’esecuzione, con un risparmio sul costo della terapia e, nello stesso tempo, consentendo al terapista in carne e ossa di occuparsi di più pazienti.

Ancora più toccante la testimonianza di Giuseppe Smeraldi, presidente di AIPTO, Associazione Scientifica di Tecnici Ortopedici, per lo sviluppo di nuove tecnologie al servizio delle orto protesi, ma anche di strumenti smart come i cuscini intelligenti che si adattano di volta in volta alla schiena dell’atleta su sedia a rotelle o i plantari intelligenti che modificano la propria capacità di scarico a seconda del carico e della pressione. Illuminante anche l’intervento di Luca Tonin dell’università di Padova che spiega come si stanno sviluppando tecniche di brain machine interfaces sempre più sofisticate per permettere a persone che non possono muovere gli arti di dare comandi cerebrali a dispositivi robotici o a protesi intelligenti. Per capire bisogna guardare l’interessante video che ha mostrato atleti che gareggiano tra loro in discipline che prevedono automobiline digitali guidate dalla mente.

Eppure solo qualche ora prima faceva ancora scalpore l’idea degli e.sport, gli #sport digitali che orami hanno guadagnato addirittura squadre di rappresentanza nazionale e e.campionati e una medicina riabilitativa specifica per infortuni che sono tutt’altro che virtuali, come tendinopatie del braccio e della mano causate dell’abuso di mouse o problemi agli occhi o ancora al collo e alla schiena a causa dell’immobilità protratta. Ne ha parlato Marco Gastaldo, medico chirurgo di Isokinetic.

La ricerca tecnologica applicata allo #sport ha l’obiettivo diretto e immediato di migliorare la prestazione, prevenire infortuni e curarli quando avvengono. Quello che fa ben sperare è che tutto questo investimento di denaro e materia grigia aiuterà le aziende che lo vorranno a migliorare la condizione di lavoro dei propri dipendenti, attraverso lo studio ergonomico delle posture e dell’usura causata dalle mansioni, e, in generale, permetterà a una società in cronico invecchiamento di vivere meglio la propria straordinaria longevità.

Gli #statigeneralimondolavorodellosport proseguono venerdì 10 settembre, alle 10.00 dal CIM 4.0-Competence Center e diretta on line, con il tema Rapporto tra #sport e Scuola, Educazione, Economia e Salute.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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